Dip - Mind what you wish for..

As says, a diptych is made when two photos are able to tell some kind of history. You know, like when you put some tarot cards on the table, and you can read the future or someone else, or see in it a strange story of alien dudes and cowboys.

This time isn't an happy story, nor a cheery one, as most of the stories are.

Once upon a time there was a mime living in her grey, dull coloured world. She wasn't unhappy though, as mimes do their most when living in shades of grey. Everyone would get a smile from that pastyfaced cutie, eager to pull out a flower to say 'Thank you', or climb invisible walls to reach the way for your friendship.
But even mimes have an heart, and that mime fell in love with a guy living in her village. So she tried her best routines, and wanting to express her love, showed him a flower with a curious 'giving gesture'. She was rejected, for he says that he could never bring himself to love a voiceless one. And a speaking mime, is not a successful mime.

The mime was suffering: she couldn't refuse her art, and she couldn't just forget her love, as she never loved him at all. She prayed the muses to exchange her gift for another: the mime became so a mermaid, the alluring mistress of songs, there in the ocean.

At first happy, the mime-now-turned-mermaid had her most rude awakening: she could now speak and sing... but only on the bottom of the sea. Unable to breathe air, she could just steal a glance to her loved one, keeping a flower at her side as a remember. Heartbroken mermaids don't sing much, and a mermaid that doesn't sing a lot is almost like a mime trying to speak...

Come ricorda, un diptych nasce quando metti assieme due foto che raccontano una storia. Insomma, come quando metti assieme dei tarocchi, e puoi decidere se leggere il futuro di qualcuno, o una irriverente storia con alieni e cowboys.

Questa storia non è particolarmente felice, o allegra. In fondo, quante lo sono davvero? Molto poche, dicono.

C'era una volta, tanto tempo fa, una fanciulla mimo nel suo mondo grigio e di pochi colori. Non era particolarmente triste per questo: di solito un mimo rende meglio nel grigio e nel bianco/nero. Infatti ognuno poteva ricevere un sorriso da quella simpatica ragazza dalla faccetta pallida e bianchiccia, ansiosa di tirare un fiore dal nulla per dire 'Grazie' o scalare mura invisibili per raggiungere la tua amicizia.

Anche i mimi hanno un cuore, e quel mimo si innamorò di un ragazzotto nel suo villaggio. Provò ad agganciarlo coi suoi numeri migliori, e per dichiararsi mostrò un fiore col suo migliore 'gesto di offerta'. Fu così scartata, perché le fu risposto che quell'uomo non poteva mai amare una donna senza parole. E un mimo che parla, non è affatto un buon mimo.

La donna-mimo era triste: non poteva negare la sua arte, ma non poteva neppure dimenticarsi di lui e metterci una pietra sopra. Così pregò le muse di modificare il suo dono: il mimo divenne una sirena, la seducente signora delle canzoni, nell'oceano.

Il mimo-ora-sirena era felice, ma solo per poco: poteva parlare e cantare, certo... ma solo sott'acqua. Non potendo respirare aria, poteva solo limitarsi a sbirciare tra le onde, per rubare un'occhiata al suo perduto amore, conservando un fiore come ricordo del suo dolore. Una sirena col cuore spezzato non canta poi così tanto, e una sirena che non canta molto è quasi come un mimo che tenta di parlare durante il numero...

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